My name is Adil

My name is Adil è un film indipendente realizzato nel 2016 da Imagine Factory grazie a un crowdfunding. Racconta un percorso di migrazione e di scoperta attraverso gli occhi del giovanissimo protagonista: il pastore tredicenne Adil, che lascia il suo villaggio in Marocco per raggiungere il padre a Milano.

Il film rappresenta un caso quasi unico nella storia del cinema in Italia: un’opera prima realizzata da un giovane regista immigrato. Quella narrata, infatti, è la storia vera del trentenne di origine marocchina Adil Azzab, che ne ha firmato la regia insieme a Magda Rezene e Andrea Pellizzer.

Il film accompagna lo spettatore in un viaggio di scoperta di un nuovo mondo attraverso gli occhi del giovanissimo protagonista. Adil si confronta con la durezza dell’esperienza migratoria, trovando un’Italia diversa da come se l’era immaginata, ma vive anche esperienze nuove, che cambieranno per sempre la sua vita e il suo futuro.

Girato tra la campagna marocchina e Milano e realizzato con attori non professionisti, il lungometraggio racconta un percorso di crescita tra mondi e culture differenti e rappresenta una storia esemplare, capace di far riflettere ed emozionare, affrontando i temi della migrazione e dell’identità culturale a partire da una prospettiva inedita: quella dei bambini e dei ragazzi.

My name is Adil

My name is Adil è un film indipendente realizzato nel 2016 da Imagine Factory grazie a un crowdfunding. Racconta un percorso di migrazione e di scoperta attraverso gli occhi del giovanissimo protagonista: il pastore tredicenne Adil, che lascia il suo villaggio in Marocco per raggiungere il padre a Milano.

Il film rappresenta un caso quasi unico nella storia del cinema in Italia: un’opera prima realizzata da un giovane regista immigrato. Quella narrata, infatti, è la storia vera del trentenne di origine marocchina Adil Azzab, che ne ha firmato la regia insieme a Magda Rezene e Andrea Pellizzer.

Il film accompagna lo spettatore in un viaggio di scoperta di un nuovo mondo attraverso gli occhi del giovanissimo protagonista. Adil si confronta con la durezza dell’esperienza migratoria, trovando un’Italia diversa da come se l’era immaginata, ma vive anche esperienze nuove, che cambieranno per sempre la sua vita e il suo futuro.

Girato tra la campagna marocchina e Milano e realizzato con attori non professionisti, il lungometraggio racconta un percorso di crescita tra mondi e culture differenti e rappresenta una storia esemplare, capace di far riflettere ed emozionare, affrontando i temi della migrazione e dell’identità culturale a partire da una prospettiva inedita: quella dei bambini e dei ragazzi.

My name is Adil

Dopo quasi due anni di lavorazioni, il film viene presentato per la prima volta l’8 aprile 2016 al Cinema Palestrina di Milano, all’interno del Festival del Cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina.
Nei mesi successivi, My name is Adil partecipa a più di 20 festival internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti, tra cui il patrocinio di Amnesty International Italia, Emergency e Associazione Sulle Regole.

Grazie alla collaborazione con Unisona, questo piccolo film indipendente arriva nelle sale cinematografiche italiane nel 2017. La storia diventa “un caso”: Adil viene intervistato da Radiodue, RadioDeejay, Rai3. Compaiono articoli su diversi quotidiani.

Tra il 2017 e il 2020, My name is Adil viene visto da oltre 25.000 studenti delle scuole secondarie inferiori e superiori, con centinaia di proiezioni dedicate, organizzate da Unisona su tutto il territorio italiano.

Oggi, oltre che sulla piattaforma Keaton di Unisona, dedicata alle scuole, My name is Adil è disponibile su Amazon Prime.

Per saperne di più:
www.mynameisadil.com